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Comunicato Stampa CONFINDUSTRIA – ASSOINTRATTENIMENTO * SILB – FIPE *AISS* ANPAD * OBIS: basta scaricare il peso della pandemia sulle aziende dello Spettacolo: gli imprenditori, ormai allo stremo, chiedono risposte!

Con ogni probabilità siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupa circa 200.000 addetti e conta oltre 3.000 imprese sopravvissute alla schizofrenica gestione della crisi pandemica degli ultimi due anni dei nostri governanti.Dal 25 Dicembre fino al 31 Gennaio le discoteche, i club, le sale da ballo e tutta la filiera dell’Intrattenimento saranno infatti costrette alla chiusura, così come sancito dal Decreto Legge adottato dal Governo a poche ore dal giorno di Natale.Niente discoteca neppure con la terza dose (e dire che l’enfatizzazione di questa ennesima vaccinazione è a dir poco assordante). Tutti gli sforzi delle nostre imprese per riaprire sono stati vani, la programmazione delle nostre aziende cancellata senza alcun preavviso!Siamo profondamente delusi dalle scelte del Governo, sempre più alla deriva delle proprie improvvisazioni, incapace di programmare strategie mediante l’adozione di norme chiare ed efficaci e sordo al confronto con le associazioni di categoria che, loro malgrado, conoscono le sottese problematiche.È ormai improcrastinabile che il Governo ascolti gli imprenditori e ponga in essere immediatamente le misure necessarie a sostenere il settore, risarcendo subito tutti i danni subiti e subendi in conseguenza dell’adozione del nuovo Decreto. Va inoltre garantita l’uguaglianza di trattamento, vietando similmente le attività di spettacolo anche all’interno di bar, ristoranti, stabilimenti balneari, alberghi o club privati, affinché non si determinino situazioni di sperequazione. Le quali, tra l’altro, vanificherebbero l’obiettivo primario di questo provvedimento, identificato nella tutela della salute pubblica. Il risarcimento dovrà inoltre essere elargito in modo semplice e rapido, in favore di tutte le aziende titolari di Licenze ex art.68 del T.U.L.P.S abilitante al pubblico spettacolo e alle aziende dell’indotto che, attive al 22 Dicembre 2021, abbiano come core-business il mondo dell’intrattenimento (ex art. 134 T.U.L.P.S. con estensione per addetti ai servizi di controllo nel pubblico spettacolo), nonché ai loro dipendenti. Questo senza quindi far ricorso agli inattendibili Codici ATECO.Auspichiamo inoltre la tempestiva convocazione di un tavolo di lavoro permanente, che riunisca le principali e più rappresentative attività del mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo, così duramente colpite da questo nuovo provvedimento. Questo al fine sia di ottimizzare i ristori sia di pianificare al meglio la ripartenza. È grave che il Governo, da una parte, sproni giustamente la campagna vaccinale mentre dall’altra lo stesso Ministro della Salute, sostenendo la chiusura delle discoteche, metta in dubbio l’efficacia di vaccini e tamponi (siano essi antigenici rapidi  o molecolari). Se la loro idea è quella di rinchiuderci ancora a casa, ben distanziati e in rigorosa apprensione, la nostra risposta è NO!. 28 Dicembre 2021

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24 dicembre 2021 – COMUNICATO STAMPA ANCORA UNA VOLTA LE IMPRESE “DISCOTECA” CHIAMATE AL SACRIFICIO

Con ogni probabilità siamo giunti all’ultimo atto prima del fallimento di un intero settore che occupa 90.000 addetti e conta 2000 imprese sopravvissute alla schizofrenica gestione della crisi pandemica  degli ultimi due anni dei nostri governanti.

Dalla stampa si apprende, (a tutt’ora manca la  pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), che dal 30 dicembre fino al 31 gennaio le discoteche saranno costrette alla chiusura cosi come sancito da un imminente Decreto Legge adottato dal Governo a poche ore dal giorno di Natale.

Niente discoteca neppure con la terza dose (e dire che l’enfatizzazione di questa  ennesima vaccinazione è a dir poco assordante). 

Tutti gli sforzi delle nostre imprese per riaprire sono stati vani, la programmazione delle nostre aziende cancellata senza alcun preavviso!

Siamo profondamente delusi dalle scelte del Governo, sempre più alla deriva delle proprie improvvisazioni, incapace  di programmare strategie mediante l’adozione di norme chiare ed efficaci e sordo al confronto con le associazioni di categoria che, loro malgrado, conoscono le sottese  problematiche. 

E’ adesso  indispensabile  che il Governo ascolti gli imprenditori e che ponga in essere immediatamente le seguenti azioni:

  1. immediato risarcimento di tutti i danni  subiti e subendi al settore quale conseguenza dell’adozione del nuovo DL; 
  2. divieto assoluto  di tutte le attività di spettacolo che avvengano in bar e ristoranti o altri luoghi durante tutto il periodo di chiusura delle discoteche;
  3.  Il risarcimento dovrà essere elargito  in modo rapido in favore di TUTTE le aziende titolari di Licenza di Pubblica Sicurezza abilitante al pubblico spettacolo con locale attivo al 22 dicembre 2021 e non utilizzando gli inattendibili Codici ATECO.

È assolutamente grave che lo stesso Governo e, in primis, il Ministro della Salute, non credano all’efficacia della prima, della seconda e della terza dose dei vaccini e neppure abbiano fiducia nei tamponi (siano essi antigenici rapidi  o molecolari) la loro idea è chiara: state a casa, ben distanziati ed in rigorosa apprensione. 

Cade dunque l’iniziale indicazione secondo cui, così come scritto nella bozza circolata fino a ieri, “L’accesso alle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi o feste comunque denominate, aperti al pubblico, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario”.

A breve vi aggiorneremo sulle iniziative che Assointrattenimento intende assumere in difesa del nostro comparto produttivo.

  Il Presidente

Luciano Zanchi

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COMUNICATO 15 novembre 2021 – CAPIENZA DELLE DISCOTECHE – ASSOINTRATTENIMENTO CONVOCATA DALLA 10° COMMISSIONE DEL SENATO

Comunichiamo agli associati che Assointrattenimento, che si è prodigata in questi lunghi 20 mesi per la difesa degli interessi dell’industria dello Spettacolo,  su indicazione del Presidente della 10ª Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo), è stata convocata la prossima settimana ad un audizione relativa  alla normativa concernente la capienza dei locali da intrattenimento.

Da tempo informiamo il Governo sulle criticità delle Capienze in Italia rispetto ad altri paesi Europei e non mancheremo anche in questa occasione di informare i Senatori e di avanzare le nostre proposte. 

La riduzione della capienza  statuita dal D.L. 8 ottobre n. 139 – motivata dalla volontà di prevenire il contagio da Covid-19 – rende molto difficile ed antieconomica l’organizzazione dell’ attività di impresa per i gestori rendendo insostenibili i costi di gestione: le imprese dell’intrattenimento per l’apertura dei locali sostengono costi fissi e variabili molto elevati. Con la riduzione del 50% del pubblico non copriamo i costi variabili e quindi amplieremmo il buco finanziario, generato dalle imposte chiusure durate ben quattro stagioni, compromettendo definitivamente la salute delle nostre aziende. 

Per quanto attiene invece alla cosiddetta Capienza di Sicurezza, statuita dalla Commissione di Vigilanza tanto si osserva:

come ben a conoscenza di  tutte le parti coinvolte nella determinazione della massima affluenza consentita all’interno dei locali da ballo (Commissioni di Vigilanza, Vigili del Fuoco, Operatori dello spettacolo ed Associazioni di Categoria), i parametri oggi utilizzati per determinare l’affollamento massimo sono due: la superficie utile dei locali ed il coefficiente di affollamento.

Tale “Coefficiente” stabilisce la quantità massima di persone presenti in un metro quadrato di area  stabilito in 0,7 persone per i locali del tipo night club e 1,2 persone per le discoteche. 

Nei fatti, si osserva che le nostre discoteche, dal punto di vista della capienza, sono considerate alla stregua di Musei o di ambienti dove si tengono  “mostre di arte, di pittura ,di scultura”. 

Non si può non rilevare  che, diversamente, in tutti gli altri stati Europei nelle DISCOTECHE il coefficiente medio di affollamento va da un valore minimo di 2,0 a 3,5  persone al mq.

Tale enorme differenza nei coefficenti di capienza crea gravi danni al nostro settore che, obtorto collo, deve subire questa grave e incomprensibile anomalia e, di fatto, la conseguente concorrenza sleale perpetrata ai danni della nostra categoria da locali stranieri, che in concorso con compagnie aeree a basso costo, attirano nostri connazionali a partecipare ad eventi che la nostra legislazione non ci permette più di poter organizzare.

Appare dunque di vitale importanza l’aumento del coefficiente di affollamento per metro quadro così come previsto ed applicato in tutti gli altri Stati Europei e si propone la re-introduzione della capacità del titolare dell’attività di certificare la volontà di diminuzione (mai di aumento) della capienza massima consentita.

E’ evidente che in entrambi i casi sarebbe comunque il titolare stesso che deve garantire, sotto la propria responsabilità, il rispetto di tale capienza (peraltro facilmente verificabile in caso di biglietto di ingresso o attraverso apposito personale dotato di contapersone).

Porteremo quanto sopra espresso alla 10° Commissione del Senato ritenendo  che la nostra richiesta non sia particolarmente complessa e/o gravosa, ma produttiva di immediati benefici per il settore rappresentato, e che, pertanto, possa in tempi celeri essere evasa dai competenti organi di controllo.

Confidiamo dunque nella lungimiranza delle Istituzioni e degli organismi preposti affinchè , anche in Italia, si possa contare sull’equità del trattamento rispetto a quello utilizzato per i nostri colleghi europei

      Il Presidente

dott. Luciano Zanchi

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COMUNICATO AGLI ASSOCIATI

ASSOINTRATTENIMENTO ANNULLA LA RISCOSSIONE DA PARTE DI S.I.A.E. DELLE QUOTE DI ISCRIZIONE ANNUALE RELATIVE ALL’ANNO 2021

Stante la situazione di grave crisi economica delle aziende nostre associate, provocata dalle imposte chiusure causa covid-19 durate venti mesi, la nostra associazione nazionale di categoria ha ritenuto atto dovuto sopprimere il pagamento della quota associativa annuale relativa all’iscrizione ad  Assointrattenimento per l’anno 2021.

Si ritiene che , seppur in minima parte, tale azione possa aiutare la ripresa delle sopravvissute aziende di Pubblico Spettacolo.

L’iscrizione ad Assointrattenimento  rimarrà comunque attiva fino a fine anno con il solo pagamento delle quote di apertura giornaliera per i locali che hanno riattivato l’attività per effetto del D.L. 8 ottobre 2021 8 n. 139.

La riscossione dell’iscrizione annuale ad Assointattenimento – pari ad € 150,00 annui – riprenderà , come consuetudine, nel prossimo mese di  gennaio 2022.

Buon lavoro. 

Il Presidente

           Luciano Zanchi

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COMUNICATO AI SOCI ASSOINTRATTENIMENTO ACCORDO S.I.A.E. – SOUNDREEF – L.E.A. PUBBLICA ESECUZIONE

A seguito della liberalizzazione avvenuta con D.Lgs 15 marzo 2017, n. 35 pubblicato in G.U., n. 72 del 27 marzo 2017 allo stato, in Italia, il repertorio musicale è intermediato oltre che da S.I.A.E. anche da altro Organismo di Gestione Collettiva LEA, ed Entità di Gestione Indipendente, Soundreef ciascuno dei due legittimato a rilasciare licenza del proprio repertorio amministrato.

In data 10 aprile 2019 SIAE, LEA e  Soundreef hanno raggiunto un accordo volto a definire le controversie in essere e nel rapporto di concorrenza tra le parti garantire il buon funzionamento dl mercato dell’intermediazione del diritto d’autore.

Questa Associazione ASSO INTRATTENIMENTO  ha tempestivamente fornito istruzioni circa il perfezionamento dei contratti di licenza e del conseguente pagamento dei diritti d’autore agli aventi diritto per la utilizzazione di repertorio misto, ovvero quello composto da opere i cui diritti sono rappresentati da più intermediari, come appunto SIAE e LEA.

In più occasioni alcuni nostri iscritti sono stati direttamente contattati e fatti oggetto di richieste di ulteriori pagamenti da parte di LEA con immediato intervento di questa Associazione volta ad evitare la comminatoria di sanzioni anche attraverso lo studio di consulenza nostro collegato che intrattiene da alcuni anni proficui rapporti di collaborazione con i citati Organismi ed Enti.

Qualora interessati ad ottenere più approfonditi ed esaustivi chiarimenti potrete rivolgerVi alla Segreteria di ASSOINTRATTENIMENTO all’indirizzo mail segreteria@assointrattenimento.it  o direttamente, precisando di essere nostri associati, allo studio di consulenza da noi raccomandato ai seguenti contatti: mobile 3473509865; e-mail: edmondo@consulenzaspettacolo.net  

Il Presidente

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COMUNICATO STAMPA – 8 OTTOBRE 2021 – LE DISCOTECHE POSSONO FINALMENTE RIAPRIRE

ANCHE PER IL NOSTRO SETTORE ARRIVA IL MOMENTO DELLA RIPARTENZA

Grazie alla continua attività̀ propositiva della nostra associazione che, da 20 mesi, lavora ininterrottamente per la riapertura delle discoteche e delle sale da ballo, il Governo è in procinto di emanare un Decreto Legge che entrerà in vigore il giorno 11 ottobre e sarà così strutturato:

“1-bis.In zona biancale attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati sono consentite nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’articolo 1, comma 14, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74. L’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2, con tracciamento dell’accesso alle strutture. La capienza non può comunque essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività deve essere garantita la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo dell’aria, e restano fermi gli obblighi   di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo.”.  

In buona sostanza la capienza nelle sale da ballo, discoteche e locali assimilati non può essere superiore al 75 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 50 per cento al chiuso. Nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria.

La riduzione della capienza al 50% rende ancora molto difficile l’organizzazione profittevole delle nostre imprese. Ciò tuttavia costituisce un inizio che crediamo verrà a breve seguito da un graduale aumento della capienza fino a giungere, nell’arco dei prossimi mesi, alla normalità.

Il Consiglio direttivo dell’associazione, riunitosi ieri sera, ha comunque deciso di porre in essere un azione legale, che sarà proposta in sede Europea, per il risarcimento dei danni subiti dalle nostre aziende in conseguenza della discriminazione del settore attuata dai nostri governanti in questi 20 mesi. 

È in preparazione una CLASS ACTION per il risarcimento del danno. 

Gli imprenditori che ne vogliano far parte possono contattarci scrivendo una mail a segreteria@assointrattenimento.it

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COMUNICATO STAMPA 6 OTTOBRE 2021

IL CTS DISCRIMINA I GESTORI DI DISCOTECHE E SALE DA BALLO

Ancora una volta il CTS, nonostante le continue attività di informazione e proposta delle associazioni nazionali di categoria, che da  2 anni rimangono inascoltate, mette al palo il settore dell’intrattenimento e del ballo proponendo la riapertura con riduzione della capienza al 35%.

Gli imprenditori dell’intrattenimento non ci stanno! 

Non è più possibile , dopo la perdita di 4 stagioni lavorative e la riapertura di tutti i settori, che governo e CTS non tengano conto di tutte le informazioni e le proposte avanzate dalle principali associazioni nazionali di categoria.

La riduzione della capienza al 35% rende impossibile l’organizzazione dell’ attività di impresa per i gestori rendendo insostenibili i costi di gestione: il nostro lavoro è fatto di persone, le nostre aziende si avvalgono di molti collaboratori (labour intensive). Sosteniamo costi variabili per aprire i locali molto elevati. Con la riduzione del 65% del pubblico non copriamo i costi variabili e quindi amplieremmo il buco finanziario, generato dalle imposte chiusure che perdurano da ben quattro stagioni, compromettendo definitivamente la salute delle nostre aziende. 

Ancora una volta, con estrema leggerezza e un pizzico di incoscienza,  viene discriminato un intero settore senza, pare volutamente, comprenderne le dinamiche.

Se questa percentuale di riduzione dell’affluenza sarà adottata dal Governo, sarà la fine per centinaia di imprese,  saranno  favorite le attività di spettacolo e ballo abusive, favorendo l’illegalità.

CHIEDIAMO CHE IL GOVERNO E LA POLITICA FACCIANO LA LORO PARTE DANDO UN FUTURO ALLE NOSTRE IMPRESE!

Le Associazioni Nazionali di categoria, ancora una volta inascoltate e venute a conoscenza di quanto espresso dal CTS dai media, respingono con forza questa modalità di riapertura e chiedono con urgenza di essere convocate dal Presidente Draghi e ai Ministri competenti. 

Non permettere una riapertura sostenibile dell’attività di pubblico spettacolo, attraverso l’utilizzo dello strumento Green-Pass,  è un enorme errore, frutto di scelte suggestive, prive di  significato e di reali logiche di prevenzione. La riapertura con capienza limitata al 35% è insostenibile economicamente per le imprese ed è opzione estremamente pericolosa perché diretta a favorire manifestazioni spontanee, illegali con assembramenti in luoghi inidonei e difficilmente controllabili, cosi vanificandosi tutti gli sforzi patiti e subiti fino ad ora dalla società civile per arginare la pandemia.  

Il Presidente Nazionale Assointrattenimento.   f.to Luciano Zanchi 

Il Presidente Nazionale Silb  f.to Maurizio Pasca

                                                                                

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SILB-FIPE, ASSO INTRATTENIMENTO E CLUB FESTIVAL COMMISSION INCONTRANO IL SOTTOSEGRETARIO SILERI: “COLLOQUIO COSTRUTTIVO, CONFIDIAMO DI RIPARTIRE ENTRO OTTOBRE”

Roma, 23 settembre 2021 – Riaprire prima possibile i locali da ballo ormai chiusi da oltre un anno e mezzo, rispettando rigidi protocolli di sicurezza per tutelare la salute di dipendenti e avventori. Si è discusso di questo durante l’incontro tra i vertici delle principali associazioni di categoria, Silb-Fipe, Asso Intrattenimento e Club Festival Commission da una parte, e il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri dall’altra.

Un incontro molto cordiale e costruttivo durante il quale l’On. Pierpaolo Sileri ha dimostrato grande disponibilità a discutere delle problematiche che hanno messo sul lastrico l’intero comparto, mostrandosi fiducioso per una ripresa delle attività a partire dal prossimo mese di ottobre.

“Finalmente una luce in fondo al tunnel. La disponibilità di Sileri a discutere della riapertura dei locali da ballo già dalle prossime settimane ci rassicura. – spiegano Maurizio Pasca, Presidente Silb-FipeGiancarlo Bornigia, Presidente di Asso Intrattenimento Lazio Tito Pinton consigliere delegato di Club Festival Commission. Dopo la tremenda crisi che ci ha colpito e che ha costretto alla chiusura definitiva di quasi 1 azienda su 3, abbiamo bisogno di sapere che le porte dei nostri locali stanno per riaprirsi. Ringraziamo ancora una volta il Sottosegretario Sileri per l’attenzione che ha dimostrato, così come coloro che si sono adoperati per rendere possibile questo colloquio: l’Onorevole Maria Soave Alemanno e il Senatore Marco Croatti”.

Ufficio stampa Club Festival Commission, Lele Sacchi – 3498204743 – lelesacchi@gmail.it

Ufficio Stampa Silb-Fipe, Andrea Pascale – 393 8138965 – andrea.pascale@mediatyche.it

Ufficio Stampa Asso Intrattenimento, Gabriele D’Ambra – 392 4709912 – gabriele.dambra@assointrattenimento.it