29 marzo 2106  – Assointrattenimento viene interpellata dalla XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati.

Cari colleghi, rendo noto che la XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati ci ha invitato a far pervenire una memoria scritta in relazione alla questione del recepimento in Italia della Direttiva 2014/26/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulla gestione collettiva dei diritti d’autore dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l’uso on line nel mercato interno.

 In buona sostanza abbiamo chiarito che la liberalizzazione del mercato oltre ad essere necessaria, produrrebbe indubbi effetti positivi per gli utilizzatori dei diritti, i quali potrebbero contare su una maggiore efficienza degli intermediari che, pur di garantirsi quote di mercato, semplificherebbero le procedure di rilascio delle licenze ed attuerebbero uniformità di comportamento su tutto il territorio nazionale, oggi invece affidato prevalentemente a “uffici mandatari”  SIAE con applicazioni di compensi spesso iniqui e disomogenei.

E’ infatti constatazione diffusa tra i nostri associati che, allo stato di oggi, la S.I.A.E. sia estremamente lontana da potersi definire un soggetto di mercato attento alle esigenze degli utilizzatori e capace di offrire a questi ultimi, specie se imprenditori , un adeguato livello di servizio al passo con i tempi e con  le tecnologie.

E’ inoltre ritenuto del tutto pacifico ed inconfutabile che, sia l’assenza di concorrenza sul mercato di riferimento che la particolare, ingiustificata  posizione dominante derivante dalle Convenzioni stipulate da S.I.A.E. con il Ministero delle Finanze fin dal 21.10.1922 (prima per l’incasso della imposta sugli spettacoli e tributi connessi poi dalla Convenzione del 24.3.2000 approvata con decreto ministeriale del 7 giugno 2000 e successivamente rinnovata fino al 31.12.2019),  abbiano permesso alla S.I.A.E. di dotarsi di eccezionali strumenti coercitivi a tutto vantaggio della imposizione incontrollata di diritti, sottraendosi peraltro, a quelle dinamiche che all’estero hanno spinto altre società di gestione di diritti ad innovare processi e dinamiche di funzionamento, garantendo standard di servizi più elevati  e a minor costo e, nel contempo, maggiori importi ai titolari conseguenti a minori provvigioni e costi di esercizio.

ASSO INTRATTENIMENTO ritiene quindi che sia doveroso  un cambiamento del regime di esclusiva che, attualmente, l’art. 180 L.d.A. riconosce alla S.I.A.E. e sia necessario un progressivo ingresso nel mercato di nuovi soggetti.

Buon Lavoro

                                                                                                     Il Presidente