LE DISCOTECHE ITALIANE, RAPPRESENTATE DA UN IMPRENDITORE PER REGIONE, NON SI PERDONO D’ANIMO E LUNEDI’ 21 SETTEMBRE SI RIUNISCONO PER INDIVIDUARE LE NUOVE STRATEGIE DI AZIONE PER LA RIPARTENZA DEL SETTORE.

Dopo ben 210 giorni, nonostante innumerevoli lettere inviate a tutti i vertici dello Stato, delle Regioni, delle Provincie e delle relative Commissioni e continui incontri con i politici allo scopo di rappresentare la grave situazione in cui versano le nostre aziende, nessun aiuto dello stato è stato adottato nei confronti di un settore al quale viene interdetta l’attività per decreto legge.

Appare evidente che l’Italia, Repubblica fondata sul lavoro, non possa sospendere l’attività di un intero settore economico senza prevedere adeguati interventi dello stato in protezione alle imprese e ai lavoratori colpiti dal governo.

Siamo in presenza di macroscopici errori compiuti dal governo che, ad oggi,  ancora una volta favorisce la cosiddetta “Movida”- che come ben abbiamo potuto vedere in questi ultimi giorni è esigenza irrinunciabile per i cittadini. “Movida” che altro non è che un assembramento incontrollato e incontrollabile consentito nelle piazze, nelle pubbliche vie e comunque nei luoghi dove la presenza di numerosi pubblici esercizi attraggono clientela di tutti i generi che si raduna senza alcun controllo: diversamente le serate in discoteca – ovvero in locali appositamente idonei e autorizzati per tali finalità – sono organizzate e controllate in tutta la loro esecuzione da imprenditori esperti nella gestione di una moltitudine di persone protese al divertimento, altresì coadiuvati da personale qualificato e appositamente formato.

Il Governo ancora una volta è in procinto di assumere una posizione ibrida, incapace di affrontare le vere problematiche e le esigenze delle aziende discoteca. Viene dunque confermata l’errata strategia di aggressione al nostro settore, in favore di attività abusive: fare diventare le discoteche dei bar o ristoranti utilizzando le piste da ballo come refettori o assumere decisioni di distanziamento in pista, di fatto, inapplicabili, avrà come unico effetto il riprodursi di dilaganti situazioni di illegalità.

Assointrattenimento chiede con forza che le discoteche vengano riaperte quando possibile, ma nella loro pienezza, nella loro funzione sociale, nell’ambito di regole certe, attuabili e non di proclami stilati da organi evidentemente digiuni di conoscenza del nostro settore.

I gestori di discoteche tutti, e non solo gli associati ad Assointrattenimento, non devono essere spinti o costretti ad esercitare attività abusiva a causa dell’inerzia delle istituzioni ma, oggi più che mai, è necessaria la collaborazione tra imprenditori e autorità.

È necessario porre in essere delle strategie di prevenzione che siano però concretamente attuabili e che non vadano, ancora una volta, ad appesantire burocraticamente le nostre aziende cosi da essere percepite come soluzioni illogiche, utili solo per prestare il fianco all’applicazione di sanzioni e/o provvedimenti interdettivi. 

Cremona 17 settembre 2020  

ASSOINTRATTENIMENTO

                 IL PRESIDENTE 

         Luciano Zanchi